Nuove ricerche hanno mostrato che l’attivazione di un recettore dell’estrogeno (GPER) ferma la crescita delle cellule cancerogene del pancreas. Gli attivatori GPER sfruttano processi biochimici che già avvengono nel nostro corpo, essendo così meno tossici e con effetti collaterali minimi rispetto a normali agenti anti-cancro.
Il cancro è influenzato dagli ormoni sessuali
Sia il testosterone sia l’estrogeno appartengono a una famiglia di molecole chiamata “steroidi”. Il testosterone, prodotto prevalentemente dai testicoli e in minor quantità dalle ovaie, gioca un ruolo fondamentale nella comparsa dei caratteri sessuali primari e secondari degli uomini.
Gli estrogeni, invece, sono prodotti prevalentemente dalle ovaie e, durante la gravidanza, anche dalla placenta. Sono fondamentali per lo sviluppo dei caratteri sessuali primari e secondari delle donne, si legano a delle proteine che si chiamano “recettori dell’estrogeno”. I recettori dell’estrogeno si trovano in differenti tipi di tessuto: per esempio nell’endometrio, nel cervello, nelle ossa, nel cuore ecc. Per molto tempo i ricercatori hanno ritenuto che ci fosse una relazione tra il cancro al seno e alla prostata e ormoni steroidei (testosterone ed estrogeno). Recentemente è stato osservato che gli ormoni steroidei possono avere un ruolo anche in altri tipi di cancro, per esempio nel tumore al pancreas.
Ormoni steroidei e tumore al pancreas
Un gruppo di ricerca statunitense ha studiato gli effetti dell’attivazione di un recettore dell’estrogeno (GPER) dapprima su alcuni melanomi e poi in alcuni tumori al pancreas. Il professor Todd Ridky (Professore di dermatologia alla Penn University, Stati Uniti) osserva: “abbiamo esaminato molti modelli di cancro al pancreas e abbiamo scoperto che piccole molecole sintetiche GPER potenzialmente inibivano le cellule del cancro al pancreas, rendendo simultaneamente le cellule tumorali più sensibili a terapie anti-cancro”.
Nuove prospettive delle molecole GPER nella cura del cancro al pancreas
L’uso di attivatori GPER è un’idea nuova nella terapia del cancro ed è differente rispetto agli altri agenti anti-cancro per una ragione: i normali agenti anti-cancro bloccano l’attività delle proteine cellulari sia nelle cellule tumorali sia nelle cellule sane aumentando così la tossicità dei farmaci anti-cancro; gli attivatori GPER, al contrario, potenziano un processo attivato dall’estrogeno, che già avviene normalmente nelle cellule. In altre parole, gli attivatori GPER potenziano invece di inibire processi biochimici già in corso nelle nostre cellule. Secondo il ricercatore Christopher Natale gli effetti collaterali degli attivatori GPER sarebbero minimi proprio perchè vengono sfruttati processi che avvengono già naturalmente nel nostro corpo.