La riprogrammazione cellulare senza trapianto di cellule staminali oggi risulta essere il razionale scientifico più evoluto di approccio integrato alla patologia e alla prevenzione.
Queste scoperte, inoltre, stanno consegnando alla medicina anche un nuovo modo di considerare la patologia. Questo perché gli studi stanno sempre più mettendo in evidenza che la maggior parte delle malattie complesse abbiano un’origine comune, in quei continui processi di adattamento che, ogni giorno, il nostro corpo cerca di fare verso gli insulti di tossine, virus, batteri, alimenti, stili di vita alterati e stress emozionale.
Il continuo adattamento porta ad una infiammazione cronica senza sintomi o disturbi. Questa blanda ma costante attivazione immunitaria nel lungo periodo è molto probabile che sfoci in una vera e propria deprogrammazione cellulare o patologia.
Il nostro lavoro quotidiano
Nella clinica di tutti i giorni sono diversi i dati che stiamo raccogliendo in maniera trasversale sulle patologie, sull’antiaging e sulla prevenzione.
Questo perché sfruttando l’informazione a cui le cellule staminali sono esposte durante l’embriogenesi è possibile supportare il processo di riprogrammazione di ogni singolo tessuto da cui le cellule derivano.
Osservando nel dettaglio la patologia neoplastica diverse volte abbiamo verificato dati molto incoraggianti. Nel caso del carcinoma prostatico abbiamo verificato delle riduzioni del PSA fino a 300 punti.
Nel caso della neurodegenerazione abbiamo osservato risultati altrettanto interessanti.
Ad esempio, nel caso dell’ipoacusia neurosensoriale abbiamo visto che circa l’80% dei pazienti che seguono la terapia di riprogrammazione hanno avuto un miglioramento della funzionalità uditiva.
Nel caso di patologie complesse, l’approccio integrato risulta determinante. Pertanto, come Equipe BiavaVITA365, oltre a utilizzare questo razionale scientifico estremamente innovativo della riprogrammazione cellulare senza trapianto di cellule staminali, suggeriamo al paziente un percorso strategico clinico integrato, anche nutraceutico e nutrizionale, andando a consigliare, in accordo con le attuali evidenze scientifiche, quegli elementi che sono in grado di potenziare le terapie e ridurre gli eventi degenerativi e gestire eventuali sintomi avversi.
Inoltre, attraverso un percorso di affiancamento giornaliero costante del paziente è possibile raggiungere degli standard terapeutici altissimi e fare anche una prevenzione vincente.