In prima linea

Ho vinto una biopsia

Tanti libri, uno dentro l’altro, come una sorta di matrioska letteraria. “Ho vinto una biopsia” scritto da Minnie Luongo, giornalista scientifica, con il contrappunto di Paola Emilia Cicerone, anche lei giornalista scientifica, è un libro unico nel suo genere. 

Non è solo il racconto di una donna che si è improvvisamente trovata in una condizione temuta da tutti, proiettata in un mondo diverso in cui il tempo acquista un nuovo senso: la dimensione di chi si trova a dover affrontare una diagnosi di cancro, nel caso di Minnie Luongo un carcinoma della mammella, scoperto del tutto casualmente. 

Ma è anche un libro di denuncia di molte, forse troppe ombre nell’assistenza ai malati di cancro. A iniziare dagli ostacoli con cui ci si scontra quando si ha a che fare con la macchina organizzativa della Sanità italiana, per proseguire nelle lacune, gravi, del rispetto da parte di molti operatori sanitari della dignità di una persona in condizioni di fragilità, per arrivare a un nodo cruciale, la sempre più frequente mancanza di un vero dialogo, empatico, di ascolto, di comprensione e supporto da parte dei medici verso pazienti confusi, spaventati, che hanno bisogno di risposte e rassicurazioni. 

Uno dei padri della medicina, William Osler, diceva alla fine del XIX secolo: «Il bravo medico tratta la malattia, il grande medico tratta una persona affetta da quella malattia». Non andrebbe mai confuso il malato con la malattia, ma ricordarsi che un malato è un mondo complesso di emozioni, esperienze, paure, speranze: è cioè una persona.

«Una cosa è scrivere per più di trent’anni di medicina per il Corriere della Sera e aver pubblicato più di una decina di saggi sul tema del cancro, un’altra è trovarsi improvvisamente dalla parte della paziente», dice l’autrice. «D’un tratto ci si rende conto che tutte le nozioni dispensate non sono sufficienti quando ci si trova davanti ad alcuni – non tutti, per fortuna – medici che non spiegano, non ascoltano, e soprattutto mancano di empatia

Nella prefazione del libro, il professor Paolo Veronesi, Direttore del Programma Senologia dell’Istituto Europeo di Oncologia e Professore Ordinario all’Università di Milano, sottolinea le problematiche ancora purtroppo attuali che una paziente con cancro del seno deve affrontare nel suo percorso di presa in carico e gestione da parte delle strutture sanitarie e plaude a questo libro che narra una vicenda personale con un linguaggio non solo coinvolgente da un punto di vista emotivo, ma anche lieve, divertente, addirittura ironico, come è nella natura dell’autrice, tanto da invogliare a leggere una pagina dopo l’altra. 

Il testo è arricchito con “schede” e spiegazioni che possono aiutare le pazienti a orientarsi e suggerire le domande da fare.

Ma il libro offre ancora di più. Una seconda parte di questo lavoro è infatti dedicata a chiarire chi siano le figure professionali con cui deve interfacciarsi una donna per essere sottoposta a un intervento al seno. In una ulteriore terza parte l’autrice, esperta di non profit e di Associazioni di pazienti, ha raccolto le più qualificate nel sostegno a tumori femminili, per ottenere velocemente riferimenti precisi e affidabili. Ecco, quindi, che un racconto individuale diventa un vero vademecum per aiutare tutte le donne quando sentono parlare della necessità di una biopsia.

Minnie Luongo, con il contributo di Paola Emilia Cicerone. “Ho vinto una biopsia”, Collana Medicina Narrativa, Maria Margherita Bulgarini editore, ISBN 978-88-98019-78-6

Le autrici:

MINNIE LUONGO Giornalista e scrittrice specializzata in campo medico – scientifico spesso coniugato col sociale, da più di 30 anni collabora con il Corriere della Sera – dove ha introdotto e fatto conoscere il Terzo settore – e altre importanti testate. Ideatrice e conduttrice di programmi radio, ha all’attivo più pubblicazioni, in particolare saggi e manuali. Già Segretario generale di Unamsi (Unione nazionale medico- scientifica di informazione), socia di Ugis (Unione giornalisti italiani scientifici), ha fondato Creeds, Comunicatori Redattori Ed Esperti del Sociale. Dal 2018 è fondatore e Direttore responsabile della testata giornalistica online Generazione Over 60. In Ho vinto una biopsia racconta per la prima volta un’esperienza personale.

PAOLA EMILIA CICERONE Giornalista, da quasi trent’anni scrive di medicina, psicologia, alimentazione, medicine complementari, sessualità, oltre a insegnare giornalismo e relazione medico- paziente in varie Università e master. Nel 2017 ha pubblicato con Maria Margherita Bulgarini Editore Cecità Clandestina.

Giornalista professionista e medico, da oltre 30 anni impegnato nella divulgazione scientifica e nell'aggiornamento e formazione dei medici di medicina generale e specialisti

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