L’American Society of Clinical Oncology ha redatto un elenco dei sintomi legati al cancro che le donne devono tenere in considerazione.
Donne e autodiagnosi medica
È risaputo che le donne sono più attente ai segnali che il nostro corpo ci invia quando c’è qualcosa che non va. Esse sono più abili nel riconoscere questi segnali negativi e inoltre si sottopongono a controlli medici più frequentemente degli uomini.
Comunque è necessario saper mantenere un certo equilibrio: bisogna approfondire nel caso di disturbi anche banali, ma che non si risolvono, senza però farsi prendere dal panico sopravvalutando determinati sintomi.
L’American Society of Clinical Oncology (ASCO) ha stilato una lista di “campanelli di allarme” legati a varie forme di cancro, a cui è bene che le donne prestino attenzione.
L’indicazione generale è comunque di non lasciarsi sopraffare dal panico perché i sintomi elencati sono comuni a una moltitudine di malattie, la maggior parte delle quali innocue. Dal momento che i segnali sono piuttosto vaghi, la cosa migliore è sempre rivolgersi al proprio medico nel caso si abbia qualche dubbio.
1. Perdita di peso immotivata
Piccole fluttuazioni del peso corporeo sono più che normali: il nostro peso varia dal mattino alla sera, in seguito a un periodo di stress, a causa di fattori ormonali o ancora in seguito al cambio di stagione. Tuttavia, se si verifica un dimagrimento eccessivo in breve tempo e senza aver seguito una dieta o implementato l’attività fisica, è consigliabile recarsi dal proprio medico per un controllo.
Le cellule cancerose infatti portano ad un aumento del consumo energetico del nostro organismo e accelerano il nostro metabolismo.
2. Gonfiore addominale
Il gonfiore addominale è un disturbo molto diffuso tra le donne, soprattutto nella fase delle mestruazioni. Un addome molto gonfio però, soprattutto se accompagnato da dolore, potrebbe essere segno di un inizio di tumore ovarico. Questa malattia porta anche a sentirsi pieni dopo aver consumato piccole porzioni di cibo, oltre che difficoltà a orinare. Dal momento che questi sintomi sono tipici anche di patologie non gravi come il colon irritabile, non bisogna pensare subito al peggio. Per togliersi ogni dubbio comunque è sufficiente un’ecografia addominale.
3. Cambiamenti del seno
Le donne sono solite praticare l’autopalpazione del seno per controllare l’eventuale presenza di noduli, ma gli esperti consigliano di prestare attenzione anche ad altri fattori. Un arrossamento persistente, l’aspetto della pelle a buccia di arancia, o un cambiamento del capezzolo potrebbero essere segnali di una neoplasia.
4. Perdite di sangue tra due cicli
In qualunque caso si verifichi una perdita di sangue nel periodo intermedio tra due cicli di mestruazioni è bene sottoporsi ad un controllo ginecologico. Nella maggior parte dei casi si tratta di un inconveniente dovuto ad una variazione ormonale, ma esso potrebbe anche indicare la presenza di un cancro dell’endometrio.
5. Alterazioni della pelle
Il cambiamento di colore della pelle si verifica di continuo, specie dopo un’esposizione solare, ma una variazione della pigmentazione della cute porrebbe esser anche un campanello d’allarme.
Una cute eccessivamente arrossata o squamata potrebbe indicare la presenza di un tumore alla pelle.
6. Sanguinamenti
La presenza di sangue nelle feci o nelle urine potrebbe indicare rispettivamente un cancro al colon o alla vescica. Tuttavia, la perdita ematica con le feci è quasi sempre dovuta a un’infiammazione delle emorroidi, mentre con le urine a qualche infezione contratta. Colonscopia e ecografia renale permettono comunque di vanificare ogni dubbio.
7. Cambiamenti in bocca
Se notiamo la presenza di vesciche in bocca o escoriazioni che non guariscono nel giro di un paio di giorni, neanche con l’utilizzo di trattamenti specifici, è consigliabile rivolgersi al medico.
L’incidenza di tumori alla bocca è infatti in aumento, soprattutto a causa del fumo e dell’abuso di alcool.
8. Dolore
Solitamente si dice che il cancro non provoca dolore, tuttavia, ci sono alcune casistiche che sono escluse. Determinare la causa di un dolore generalmente è molto difficile, perché le cause possono essere moltissime. Un dolore osseo persistente però, che non scompare neanche a seguito dell’utilizzo di farmaci antinfiammatori, necessita di essere approfondito in un controllo medico.
9. Linfonodi ingrossati
La causa di un linfonodo ingrossato nella maggior parte dei casi è un’infezione: tali noduli infatti hanno il compito di produrre anticorpi per combattere gli agenti infettivi.
Accorgersi di un ingrossamento è dunque piuttosto comune, ed è il caso di preoccuparsi solo nel momento in cui il gonfiore non svanisca nel giro di una decina di giorni.
10. Febbre persistente
Solitamente la febbre non è un sintomo tipico di una persona malata di cancro, ma nonostante ciò è possibile che forme quali tumore al fegato o al pancreas alterino i sistemi di controllo della temperatura corporea.
11. Stanchezza
La stanchezza è una condizione piuttosto comune, specialmente nel caso di carenze nutrizionali o di anemia. Nel caso in cui però tale sensazione duri per più di due settimane, senza essere correlata ad una malattia che la possa giustificare, bisogna rivolgersi al proprio medico per valutare l’eventuale necessità di ulteriori esami.
12. Tosse persistente
La tosse, oltre ad essere un disagio che accompagna costantemente il fumatore, è un tipico malanno dovuto al cambio di stagione o ad una brusca variazione di temperatura. Il campanello d’allarme che deve mettere tutti sull’attenti però, è il perdurare di una tosse secca in piccoli accessi circoscritti per settimane o mesi.
Fonte:
http://www.airc.it/prevenzione-tumore/donna/campanelli-allarme-per-le-donne/