I tumori della pelle sono tra i più diffusi e pericolosi: è importante imparare a difendersi con un’opportuna prevenzione
Alla fine dell’inverno e dopo mesi di isolamento a causa della pandemia non aspettiamo altro che una giornata di sole per uscire.
La maggior parte di noi ama la “tintarella” che rende più attraenti e dona un’aria più sana, ma non bisogna farsi ingannare; se un po’ di sole fa bene esagerare può essere pericoloso. Un’eccessiva esposizione ai raggi ultravioletti, anche occasionale, favorisce l’insorgenza di scottature e a lungo andare la formazione di rughe e cheratosi, malattie croniche della pelle che possono generare anche tumori cutanei.
Questi problemi riguardano tutti, anche i bambini. Insegniamo anche ai nostri figli che prendere troppo sole fa male; fin da piccoli quando sono più ricettivi e ascoltano più facilmente i consigli degli adulti spieghiamo loro che nelle ore più calde è meglio stare all’ombra. Se escono facciamogli indossare degli occhiali da sole e bel un cappello di cotone con visiera; li faremo sentire più “trendy” e sarà meno difficile convincerli.
Tutti dovremmo fare prevenzione, sia in vacanza che durante i tanto amati week-end al mare o in montagna, ma anche quando il nostro lavoro ci consente di stare all’aria aperta non dobbiamo abbassare la guardia.
Non esistono regole valide per tutti, in tutti i luoghi e in tutte le stagioni, l’importante è usare il buon senso: evitiamo l’esposizione nelle ore centrali della giornata, tra le 11 e le 16 ma cerchiamo di dedicarci ad altro: rilassiamoci in pineta leggendo un libro, sorseggiamo una bibita in quel bar sotto i portici, o semplicemente facciamo due chiacchiere sotto un pergolato.
Nelle giornate più soleggiate preferiamo abiti leggeri di cotone con maniche lunghe, indossiamo un cappello a falda larga e occhiali da sole, perché non bisogna dimenticare che il sole può causare la cataratta, ma anche il melanoma all’interno dell’occhio. Attenzione anche alle superfici che possono riflettere i raggi solari come l’acqua e la neve.
Non dimentichiamo poi una crema protettiva con un buon fattore di protezione, minimo SPF 15: applichiamola prima di esporci al sole, ripetiamo l’applicazione ogni due ore e dopo aver fatto il bagno o aver sudato.
Evitiamo anche lettini e le docce solari che hanno raggi UV molto intensi. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare l’abbronzatura artificiale non aiuta la pelle a proteggersi contro le scottature solari, al contrario quella che viene considerata da molti una base per l’abbronzatura in realtà è un danno per la nostra pelle.
Ognuno in base alle diverse situazioni troverà la giusta soluzione chiedendo consiglio anche al proprio medico o al pediatra o al dermatologo che sapranno consigliarci come esporci in base al nostro fototipo e alla nostra età.
Fonti:
https://www.cdc.gov/cancer/skin/basic_info/sun-safety-tips-families
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/tumori-della-pelle-e-radiazioni-solari-i-lavoratori-allaperto-rischiano-di-piu