La combinazione di probiotici-vegetali ha ridotto il numero di tumori del 75% nei topi con tumore del colon-retto.
Ecco ciò che è emerso dallo studio guidato dal dottor Chun-Loong Ho pubblicato sulla rivista Nature Biomedical Engineering.
Il cancro del colon-retto è uno dei tumori più comuni al mondo con un alto rischio di recidiva.
Lo studio
Per aiutare a risolvere questo problema, un team di ricercatori nel laboratorio di Medicina NUS del professore associato Matthew Chang ha trovato un modo per trasformare una combinazione di batteri e verdure in un’arma per uccidere le cellule tumorali del colon-retto.
La metodologia
I ricercatori hanno modificato l’E. coli Nissle, un tipo innocuo di batterio che si trova nell’intestino in un probiotico sviluppando un enzima che ha convertito una sostanza presente nelle verdure crocifere (come i broccoli) in un potente agente antitumorale.
L’idea era che le cellule tumorali nelle vicinanze assumessero questo agente antitumorale e venissero uccise. Le cellule normali non possono effettuare questa conversione quindi il sistema deve essere indirizzato solo alle cellule cancerose del colon-retto.
I risultati
La miscela di probiotici modificati con un estratto di broccoli o acqua contenente la sostanza alimentare ha ucciso più del 95% delle cellule tumorali del colon-retto. Inoltre la miscela non ha avuto alcun effetto sulle cellule di altri tipi di cancro come il cancro al seno e allo stomaco. Sorprendentemente, la combinazione di probiotici-vegetali ha ridotto il numero di tumori del 75% nei topi con tumore del colon-retto.
Le considerazioni
Il Dr. Ho e il Professor Associa Chang, insieme allo specialista del cancro del colon-retto Dr Yong Wei Peng presso l’Ospedale Nazionale dell’Università, immaginano che questi probiotici possano essere usati in due modi:
1) Come prevenzione.
2) Per liberarsi delle cellule tumorali rimanenti dopo la rimozione chirurgica dei tumori.
Le conclusioni
Come afferma il professore associato Chang, “Un aspetto interessante della nostra strategia è quella che sfrutta il nostro stile di vita, trasformando potenzialmente la nostra normale dieta in un regime terapeutico sostenibile e a basso costo. Speriamo che la nostra strategia possa essere un utile complemento all’attuale terapie contro il cancro“.
Fonte:
https://www.nature.com/articles/s41551-017-0181-y