Novità dalla ricerca

Prossimo futuro: diagnosticare precocemente il cancro in 10 minuti

Prossimo futuro: diagnosticare precocemente il cancro in 10 minuti

Circa sette anni fa i ricercatori di un’industria farmaceutica americana, Illumina, hanno sviluppato un metodo per trovare tracce di tumori in campioni di sangue. 

Nel 2016 Illumina ha fondato Grail per proseguire queste ricerche finanziate anche da Bill Gates cofondatore di Microsoft e da Jeff Bezos Fondatore di Amazon.

Lo scopo è di riuscire, con un semplice esame del sangue, a scoprire diversi tipi di cancro prima che si presentino i sintomi. Il test esamina il plasma privo di cellule per trovare frammenti del cosiddetto DNA tumorale circolante ( ctDNA) eliminato dalle cellule tumorali.

Infatti il cancro inizia a svilupparsi quando il DNA di una cellula normale viene mutato o alterato. La cellula inizia così a moltiplicarsi in continuo formando una massa anomala: il tumore.

Una parte delle cellule tumorali muore e parte del loro materiale genetico entra nel flusso sanguigno mescolandosi a frammenti di DNA che provengono dalla morte di cellule normali.

Ed è qui che i nuovi esami stanno cercando di rilevarle.

Diagnosticare un cancro prima dei sintomi sarebbe molto importante poichè si potrebbe intervenire prima e aumenterebbero molto le aspettative di vita e guarigione.

Jacqui Shaw, professore di genetica translazionale all’Università di Leicester afferma che un test del sangue relativamente semplice potrebbe migliorare o addirittura sostituire alcuni programmi di screening. Inoltre sostiene che siccome il ctDNA ha un legame diretto con il cancro questo esame può essere molto specifico nell’identificarlo.

Sul mercato dal 2016 Epigenetics ha commercializzato un test per la diagnosi del cancro al colon anche se in realtà rilevare un tumore in fase precoce è molto difficile e anche la stessa società ammette che devono essere fatti ancora molti studi.

A progetti simili lavorano anche i ricercatori universitari ad esempio alla facoltà di medicina della John Hopkins stanno mettendo a punto un esame del sangue chiamato Cancerseek che trova 8 tumori.

L’importante è riuscire a raggiungere un’altissima sensibilità nel rilevare le cellule cancerogene e avere così il minor numero possibile di falsi positivi per evitare inutili ansie e inutili follow-up. La percentuale massima  di falsi positivi è stata fissata al 2%.

Tuttavia anche questo metodo non ha convinto tutti : Eleftherios Diamandis, professore in biochimica clinica all’università di Toronto, ha aspramente criticato questo tipo di progetti.

La sua convinzione è che i tumori, per poter essere rilevati, dovrebbero avere un diametro di circa 1 centimetro e queste dimensioni sono di un cancro già abbastanza grande.

In più lamenta il fatto che i test sembrano funzionare perchè sono stati fatti e testati su persone con diagnosi di neoplasia già fatta.

E’ altrettanto vero però che da parte loro le aziende riconoscono che sono necessari studi più approfonditi su persone senza diagnosi di cancro.

Insomma resta il fatto che dovremo aspettare almeno altri 5 anni per poter avere un test che con un semplice esame del sangue controlli la presenza o meno di cellule tumorali.

Fonte:

https://www.theguardian.com/science/2019/feb/24/the-10-minute-test-for-cancer-pioneering-methods-blood-test-detection-tumours-lung-breast-colorectal

Farmacista formulatore
Farmacista formulatore, giornalista

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