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La vitamina D può aiutare a proteggere dal cancro, lo studio

La vitamina D può aiutare a proteggere dal cancro, lo studio

Livelli di vitamina D alta possono essere collegati a un rischio inferiore di sviluppare il cancro.

Ecco ciò che è emerso da uno studio pubblicato sulla rivista BMJ ed effettuato su un campione di adulti giapponesi.

La vitamina D: come si assume?

La Vitamina D è prodotta attraverso l’esposizione alla luce solare. Aiuta a mantenere i livelli di calcio nel corpo per mantenere sani ossa, denti e muscoli.

Il Dottor Giuseppe Buono, specializzando in Oncologia Medica presso il Dipartimento di Medicina Clinica, UOC Oncologia Medica, Federico II Napoli fornisce un ottimo consiglio per l’assunzione di vitamina D: “L’esposizione solare, se in maniera protetta e con uno schermo totale, può essere un toccasana per la nostra salute globale, generando una attivazione della vitamina D. Detto ciò, nulla a che fare con lampade e lettini abbronzanti che sono assolutamente da evitare, in quanto aumentano il rischio di melanomi cutanei. È importante, nei soggetti con fenotipo chiaro, effettuare visite dermatologiche con nevoscopia periodiche”.

Vitamina D: un aiuto contro il tumore

Mentre i benefici della vitamina D sulle malattie ossee sono ben noti, ci sono prove crescenti che tale vitamina possa giovare altre malattie croniche, compresi alcuni tumori. Ma finora la maggior parte degli studi sono stati condotti su popolazioni europee o americane, e le prove fornite dalle popolazioni asiatiche sono limitate.

Le considerazioni

Poiché le concentrazioni di vitamina D e il metabolismo possono variare in base all’etnia, è importante scoprire se simili effetti possono essere osservati in popolazioni non caucasiche“, dichiara l’autore principale, il dottor Taiki Yamaji del National Cancer Center.

Così abbiamo deciso di valutare se la vitamina D fosse associata al rischio di tumore“.

Lo studio

Il Dottor Yamaji e gli autori hanno analizzato i dati dello studio giapponese JPHC (Japan Public Health Centre), che ha coinvolto 33.736 partecipanti di sesso maschile e femminile di età compresa tra 40 e 69 anni.

All’inizio dello studio i partecipanti hanno fornito informazioni dettagliate sulla loro storia medica, dieta e stile di vita e sono stati prelevati campioni di sangue per misurare i livelli di vitamina D.

I livelli di vitamina D variavano in base al periodo dell’anno in cui il campione è stato prelevato: tendeva ad essere più elevato durante i mesi estivi e autunnali rispetto a inverno e primavera.

Dopo aver considerato questa variazione stagionale, i campioni sono stati suddivisi in quattro gruppi, dal livello più basso di vitamina D a quello più alto.

I partecipanti sono stati quindi monitorati per una media di 16 anni, durante i quali sono stati registrati 3.301 nuovi casi di cancro.

I risultati

I ricercatori hanno scoperto che un livello più elevato di vitamina D era associato a un più basso rischio relativo di tumore complessivo in uomini e donne. Si parla di un rischio più basso di circa il 20%.

Livelli più alti di vitamina D sono stati anche associati a un rischio relativo inferiore (30-50%) di cancro al fegato e l’associazione era più evidente negli uomini che nelle donne.

Non è stata trovata nessuna associazione per il cancro del polmone o della prostata, e nessuno dei tumori esaminati ha mostrato un aumento del rischio associato a livelli più elevati di vitamina D“, hanno detto i ricercatori.

Le conclusioni

I risultati del team supportano la teoria che la vitamina D possa proteggere dal rischio di cancro, ma che potrebbe esserci un “effetto a soffitto”, che potrebbe suggerire che non ci sono ulteriori benefici oltre un certo livello di vitamina D.

Nel futuro

Sono necessari ulteriori studi per chiarire le concentrazioni ottimali di vitamina D per la prevenzione del cancro“, hanno detto gli scienziati.

Fonte:

https://www.medicalnewstoday.com/articles/321151.php

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