Uno degli obiettivi della farmacologia è quello di aumentare l’efficacia di un farmaco minimizzandone gli effetti collaterali. Recentemente questo sforzo ha portato alla combinazione di farmaci non abitualmente correlati, scoprendo un effetto sinergico tra un anticancro e un farmaco antireumatico che potenzia la capacità di uccidere le cellule tumorali.
Questo è ciò che è emerso dallo studio degli scienziati della EPFL e dell’ Università Tecnologica di Nanyang (NTU), pubblicato su Nature Communications, che spiega che questa “sinergia dei farmaci” si basa sulle interazioni tra i singoli percorsi biologici su cui ogni farmaco agisce.
I laboratori di Paul Dyson e UrsulaRöthlisberger a EPFL, insieme al laboratorio di Curtis Davey a NTU, hanno esplorato gli effetti sinergici di due farmaci molto differenti tra loro: Auranofin (Ridaura), un farmaco contenente oro che viene utilizzato per alleviare i sintomi dell’artrite reumatoide , e RAPTA-T, un farmaco antitumorale contenente rutenio che interferisce sia con la crescita tumorale che con le metastasi, riducendo allo stesso tempo gli effetti collaterali della chemioterapia.
Effetti sinergici tra due farmaci: si amplifica la distruzione delle cellule tumorali
Anche se i due farmaci vengono utilizzati per diversi motivi, è stato recentemente scoperto che l’ auranofina agisce anche contro il cancro. I ricercatori hanno esaminato gli effetti sinergici dei due farmaci sul DNA all’interno delle cellule tumorali scoprendo che la loro combinazione amplifica l’effetto di distruzione delle cellule tumorali mentre, presi individualmente, hanno meno impatto sulla vitalità cellulare.
Fonte:
Adhireksan Z. et all., Allosteric cross-talk in chromatin can mediate drug-drug synergy. Nature Communications, 2017.