Utilizzare la crioterapia per eliminare i tumori metastatici del polmone. Si tratterebbe, secondo un gruppo di ricercatori del Detroit Medical Center, di un modo efficace per trasformare queste masse in piccole palle di ghiaccio che poi vengono riassorbite dall’organismo.
I primi risultati, emersi dopo un follow-up di oltre 21 mesi, sono stati incoraggianti, spiega Salah Abdelhadi, radiologo presso la Wayne State University ed il Detroit Medical Center: “tra i vantaggi della crioablazione delle masse polmonari c’è la possibilità di visualizzare in tempo reale l’effetto della palla di ghiaccio che congela la lesione, ciò permette di evitare i nervi e altre strutture come l’esofago. Inoltre la procedura risulta quasi indolore”.
Come funziona
Abdelhadi ha spiegato che la tecnica di crioablazione include un protocollo di triplo congelamento: il tumore viene congelato per 3 minuti, scongelato per 6 minuti, ricongelato per 10 minuti, seguito da un periodo di scongelamento di 13 minuti e infine congelato per 20 minuti.
Nello studio, sono stati coinvolti 109 pazienti sottoposti a 191 procedure di crioablazione per un totale di 258 masse. La dimensione media dei tumore era di 2 cm e la zona di ablazione media era di 4,3 cm.
Hyun Kim, direttore del dipartimento di radiologia interventistica presso la Yale School of Medicine ha sottolineato “al giorno d’oggi ci sono molte soluzioni di nicchia per il trattamento di questa tipologia di masse tumorali: la scelta di una, piuttosto che di un’altra dipende dai diversi centri ospedalieri, alcuni centri usano la crioablazione, altri le procedure di ablazione a microonde o radiofrequenza”. Si tratta quindi di soluzioni dove è sempre importante farsi guidare dal proprio medico nella scelta della via migliore e del centro d’eccellenza a cui rivolgersi.