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La medicina integrata non è alternativa

La medicina integrata non è alternativa

Il cancro fa paura e le difficoltà che la medicina trova nello sconfiggere questa malattia possono indurre molti a perdere la fiducia ed affidarsi a cure “alternative” che in realtà sono solo pericolose.

Al contrario la medicina integrata da ottimi risultati proprio perché non si sostituisce a nulla ma integra le cure tradizionali aumentando i benefici.

I trattamenti naturali non sono alternativi ma integrativi

Le cure naturali si basano su principi sani, fondamentalmente sul riportare l’uomo ad alimentarsi in modo corretto. Principi che sono basilari per una corretta prevenzione ma che, se trasposti in chiave terapeutica, non possono loro da soli rappresentare la soluzione definitiva per la cura del cancro. Spesso si fa confusione e si confonde la ricerca sulla prevenzione, che ben documenta gli effetti positivi della medicina naturale, con la ricerca sulla cura del cancro.

Le testimonianze… ma è davvero così?

Numerose, e virali nel web, sono le testimonianze di chi si è “curato” solo con trattamenti naturali. Bisognerebbe andare più a fondo di queste testimonianze per capire realmente di che quadro clinico si trattasse e quale percorso terapeutico sia stato realmente seguito. Tra le testimonianze citiamo ad esempio quella del dottor Ian Gawler che avrebbe curato il suo cancro terminale alle ossa con clisteri di caffè, una dieta vegetariana e meditazione. Belle Gibson ha invece raccontato di curare un cancro diffuso al cervello, alla milza, all’utero, ai reni (e a molti altri organi) attraverso l’esercizio fisico, frutta, verdura, e una varietà di altri rimedi. Ann Cameron infine insiste sul fatto di essere riuscita a bloccare il suo cancro al quarto stadio con solo “succo di carota“.

Come hanno fatto queste persone a guarire attraverso queste terapie? Come hanno battuto il cancro con rimedi di cui non si hanno vere prove scientifiche?

I pericoli di seguire solo la medicina alternativa

Le migliori prove disponibili ci dicono che i pazienti oncologici che scelgono solo terapie alternative muoiono in numero molto maggiore rispetto a coloro che usano trattamenti sperimentati e testati. I pazienti con cancro al seno hanno cinque volte più probabilità di morire. I pazienti con cancro colorettale quattro e quelli con cancro del polmone ne hanno il doppio.

Come spiegare certe “guarigioni miracolose”?

L’oncologo David Gorski alla Science-Based Medicine, spiega come spesso la ragione di certe “guarigioni miracolose” stia nel fatto che quei pazienti abbiano ricevuto trattamenti standard ignorandone la loro efficacia, ed abbiano avuto la fortuna di avere tumori non aggressivi. In alcuni casi addirittura la fortuna può essere stata quelle di aver ricevuto erronee diagnosi di cancro.

I falsi positivi

Le diagnosi errate sono un tema  particolarmente delicato, già diversi studi hanno messo in evidenza come certe diagnosi precoci, frutto di una sana prevenzione, si siano poi dimostrate come dei falsi positivi, ossia “falsi allarmi”.

Torniamo ai tre aneddoti descritti in precedenza

Il cancro Ian Gawler “curato” con rimedi alternativi non è mai stato effettivamente confermato da una biopsia ed è più probabile che i suoi sintomi fossero il risultato della tubercolosi, che ha riconosciuto che gli era stato diagnosticato. Belle Gibson in seguito ammise che non aveva mai avuto un cancro ed era stata diagnosticata erroneamente da un dottore ciarlatano. Ann Cameron aveva effettivamente ricevuto un intervento chirurgico per il cancro del colon e i tumori che si erano metastatizzati nei linfonodi potevano essere stati diagnosticati erroneamente o non aggressivi.

Gawler, Gibson e Cameron furono fortunati. Sfortunatamente, lo stesso non si può dire per coloro che sono davvero malati di cancro, che potrebbero effettivamente provare i trattamenti non provati che danno.

Trattamenti tradizionali e medicina integrata

Ecco perché è importante trattare i tumori in modo tradizionale, con metodi scientificamente provati. Una tesi che prende maggior vigore, e supportata da parte dell’Humanitas Clinical and Research Hospital IRCCS di Milano, è quella che i trattamenti antitumorali tradizionali possono dare migliori risultati se integrati nel modo corretto.

Un esempio è il recente studio clinico avviato presso l’Humanitas Clinical and Research Hospital IRCCS di Milano per approfondire gli effetti di Synchro Levels, un integratore polivitaminico arricchito con peptidi di pesce concepito per dare aiuto e sollievo alle persone debilitate da malattie che deprimono l’energia come quelle oncologiche, neuro generative e invalidanti, prodotto da una start up italiana, Aurora Biosearch e ora in commercio.

Lo studio sull’integratore Synchro Levels sarà mirato sui malati operabili affetti da tumore del fegato, che sono reclutati a partire dallo scorso mese.

Chi fosse interessato a saperne di più o a richiedere di far parte dello studio clinico può scrivere ai seguenti contatti:

Dr. Matteo Donadon: matteo.donadon@hunimed.eu

Aurora Biosearch: info@aurorabiosearch.com

Fonti:

https://sciencebasedmedicine.org/the-cancer-cure-anecdote/

https://www.theguardian.com/tv-and-radio/2015/jun/29/belle-gibson-tells-60-minutes-she-was-the-victim-after-her-lies-were-exposed

https://sciencebasedmedicine.org/on-the-nature-of-alternative-medicine-cancer-cure-testimonials/

http://news.cancerconnect.com/false-positive-results-are-common-with-cancer-screening/

https://www.cancer.org/cancer/cancer-basics/lymph-nodes-and-cancer.html

http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1445-5994.2011.02686.x/abstract

http://jessainscough.com/in-loving-memory/

https://www.theguardian.com/australia-news/2015/mar/01/jessica-ainscough-australia-wellness-warrior-dies-cancer-aged-30

 

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