Novità dalla ricerca

Una nuova speranza per i bambini affetti da sarcoma di Ewing

Qualità della vita: un integratore già in commercio apre una nuova speranza.

Una nuova speranza nel campo dell’oncologia i ricercatori del Dana-Farber / Boston Children’s Cancer Center hanno scoperto che gli inibitori CDK12 potrebbero essere una valida speranza per combattere il sarcoma di Ewing, un tumore raro delle ossa che colpisce tipicamente bambini e i giovani adulti.

“Nessuno aveva mai precedentemente considerato l’inibizione del CDK12 come un modo per combattere il sarcoma di Ewing”, afferma Kimberly Stegmaier, MD, autore dello studio.

Si è dimostrato, per ora nei topi, che le cellule del sarcoma di Ewing muoiono se il CDK12 viene eliminato geneticamente o chimicamente.

“I tumori pediatrici spesso coinvolgono anormalità nei geni che codificano per fattori di trascrizione, proteine ​​che si legano alle sequenze di DNA per attivare o reprimere l’espressione genica – spiega Stegmaier, codirettore del programma di neoplasie pediatriche presso Dana-Farber / Boston Children’s Center – a causa di queste anomalie era molto facile per i tumori eludere l’azione dei farmaci e quindi molto difficile per noi trovare dei farmaci efficaci”.

Un nuovo cocktail di farmaci per il sarcoma di Ewing?

“Quando abbiamo associato gli inibitori CDK12 con PARP abbiamo visto un effetto molto importante: alcuni topi sono completamente guariti dalla malattia –  racconta Stegmaier – abbiamo scoperto che gli inibitori CDK12 reprimono i geni importanti per la regolazione del danno al DNA nelle cellule di sarcoma di Ewing, e quindi sono molto sensibili agli inibitori di PARP.”

Inoltre va sottolineato come la combinazione di farmaci inibitori CDK12 e PARP non abbia avuto effetti tossici sul midollo osseo dei topi. Al contrario, gli inibitori di PARP somministrati in combinazione con la chemioterapia hanno già dimostrato di creare una grande quantità di tossicità del midollo osseo nell’uomo.

La speranza quindi è che questo nuovo cocktail possa presto essere testato anche sugli uomini e, se si confermeranno i risultati, diventare disponibile per tutti i pazienti.

Fonte
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1535610817305615?via%3Dihub

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