Un farmaco miorilassante potrebbe avere un nuovo ruolo nella medicina moderna rendendo i tumori più sensibili alla radioterapia.
La scoperta è stato pubblicata negli Atti della National Academy of Sciences.
Papaverina: il farmaco per migliorare l’efficacia della radioterapia
Una nuova ricerca suggerisce che una particolare molecola chiamata papaverina, potrebbe migliorare l’efficacia della radioterapia, aumentando il suo impatto sulle cellule cancerogene nelle zone difficili da raggiungere.
I limiti della radioterapia contro il cancro
La radioterapia uccide le cellule maligne danneggiandone il DNA. Sebbene questo approccio possa essere efficace, ha un enorme svantaggio: non funziona altrettanto bene sui tessuti con poco ossigeno, comuni proprio nelle cellule cancerose.
“Sappiamo che l’ipossia limita l’efficacia della radioterapia, e questo è un problema clinico serio perché più della metà di tutte le persone con cancro ricevono radioterapia ad un certo punto della cura“, dice l’autore principale Nicholas Denko, ricercatore in microambienti tumorali e metabolismo presso la Ohio State University.
L’obiettivo
Superare questa barriera o eliminare l’ipossia è l’obiettivo posto da molte ricerche. E ora, sembra che Denko e il suo team abbiano trovato una soluzione.
L’ipossia e le cellule cancerose
Le cellule cancerose devono consumare alti livelli di ossigeno per mantenere la loro rapida crescita.
Con l’ipossia, queste cellule cancerose sono protette dalla forza della chemioterapia e della radioterapia.
“Se le cellule maligne nelle aree ipossiche di un tumore sopravvivono alla radioterapia, possono diventare una fonte di recidiva“, afferma Denko.
Combattere il cancro attraverso la paperina
“È fondamentale trovare metodi per superare questa forma di resistenza al trattamento“.
Mentre la maggior parte degli studi precedenti ha cercato di risolvere questo problema erogando più ossigeno al tumore, con il nuovo studio si parla di una possibilità di combattere il cancro attraverso la paperina, rilassante muscolare.
Riducendo la quantità di ossigeno consumata da queste cellule tumorali, il farmaco è stato in grado di ridurre l’ipossia e migliorare l’efficacia delle radiazioni sui modelli di tumori.
La papaverina agisce inoltre inibendo la respirazione dei mitocondri, la parte delle nostre cellule – comprese le cellule tumorali – che consuma ossigeno e crea energia.
La scoperta
I ricercatori hanno inoltre scoperto che il farmaco non ha alcun impatto sul tessuto normale ben ossigenato: si rivolge solo al tessuto ipossico.
“Abbiamo scoperto che una dose di papaverina prima della radioterapia riduce la respirazione mitocondriale, allevia l’ipossia e migliora notevolmente le risposte dei modelli di tumore alle radiazioni”, afferma Denko.
Le conclusioni
Ci vorrà ancora del tempo per confermare la scoperta, tuttavia è stata definita come “un punto di riferimento potenziale” nella ricerca di una radioterapia più efficace.