Tra i carcinomi più complessi da curare c’è il carcinoma renale metastatico. In un recente studio pubblicato sul Journal of Clinical Oncology sono stati diffusi incoraggianti risultati preliminari sull’utilizzo di farmaco innovativo appartenente a una nuova classe di farmaci chiamati inibitori di HIF-2a.
Tra i 51 pazienti con carcinoma renale aggressivo il nuovo farmaco, chiamato PT2385, ha bloccato la crescita tumorale per almeno 4 mesi nel 40% dei pazienti. Inoltre, la crescita del cancro è stata interrotta per più di un anno nel 25% dei pazienti e gli effetti collaterali erano minimi.
“La combinazione di attività e tollerabilità è molto incoraggiante – ha dichiarato il Dr. Kevin Courtney, autore dello studio e ricercatore di Medicina Interna presso la Southwestern University – abbiamo trattato più pazienti di tumore al rene che in qualsiasi altro centro. Per la nostra esperienza, questo inibitore di HIF-2a offre una combinazione tra sicurezza ed efficacia potenziale che è unica rispetto ai trattamenti attuali per il trattamento del carcinoma avanzato del rene”.
Come identificare i pazienti che avranno maggiori benefici da questo farmaco
In un manoscritto pubblicato su Nature lo scorso anno, il dott. James Brugarolas, professore di medicina interna, ha dimostrato che il blocco dell’HIF-2a ha ridotto con successo la crescita del 50 percento dei tumori renali trapiantati dai pazienti nei topi. In effetti, il farmaco anti-HIF-2a ha avuto una maggiore attività in questo studio ed è stato meglio tollerato rispetto a sunitinib, il farmaco più comunemente prescritto per il cancro del rene.
Il dottor Brugarolas, che dirige il programma di ricerca sul cancro del rene sta ora lavorando per identificare i pazienti che hanno maggiori probabilità di beneficiare dal trattamento con PT2385. “Una delle maggiori sfide che affrontiamo in tutti i trattamenti per il cancro del rene è l’associazione del farmaco giusto con il paziente giusto – ha detto il dottor Brugarolas.