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Farmaco anticoagulante: possibile arma contro il cancro

Farmaco anticoagulante: possibile arma contro il cancro

Un farmaco, usato per ridurre il rischio di infarto o ictus, può aiutare a ridurre il rischio di cancro, in particolare per le persone di età pari o superiore ai 50 anni.

Ecco ciò che è emerso dallo studio pubblicato su JAMA Internal Medicine ed effettuato dai ricercatori dell’Università di Bergen in Norvegia con a capo James B. Lorens.

Di quale farmaco si parla?

Il farmaco studiato è il  warfarin che è un anticoagulante che aiuta a prevenire la formazione di coaguli di sangue inibendo la produzione di vitamina K. Il farmaco è più comunemente prescritto a persone che hanno avuto un  infarto, un ictus, una trombosi venosa  e altre condizioni causate da coaguli di sangue. Mentre il warfarin è considerato il gold standard per la prevenzione della coagulazione del sangue, la ricerca ha suggerito che abbia anche un ottimo potenziale per prevenire lo sviluppo del cancro.

In particolare, studi sui modelli di cancro hanno dimostrato che il warfarin blocca la tirosina chinasi del recettore AXL inibendo una proteina dipendente dalla vitamina K chiamata Gas6, che arresta la diffusione delle cellule tumorali.

Lo studio

Per il loro studio, i ricercatori hanno utilizzato i dati del Registro nazionale norvegese. Il team ha incluso dati su 1.256.725 individui nati in Norvegia tra il gennaio 1924 e il dicembre 1954, di cui più della metà erano donne. Hanno raccolto informazioni sull’uso del warfarin dei partecipanti da gennaio 2004 a dicembre 2012 e l’incidenza del cancro tra i soggetti è stata valutata da gennaio 2006 a dicembre 2012. Dei partecipanti allo studio, 92.942 hanno assunto warfarin.

I risultati

I ricercatori hanno scoperto che gli individui che usavano il warfarin avevano un rischio ridotto del 16% per tutti i tumori, rispetto alle persone che non usavano il farmaco.

Nello specifico, l’uso di warfarin, è stato collegato ad un rischio ridotto del 31 per cento di cancro alla prostata, del 20 per cento di cancro ai polmoni e a un rischio inferiore al 10 per cento di cancro al seno.

Inoltre, i ricercatori hanno valutato in che modo l’uso del warfarin abbia influenzato il rischio di sviluppo del cancro in un sottogruppo di individui a cui è stato prescritto il farmaco per la fibrillazione atriale. I risultati hanno rivelato che questi individui erano a minor rischio di sviluppare un cancro.

Le conclusioni

Il dottor Lorens e il team ritengono che le loro scoperte suggeriscano che il warfarin possa aiutare a prevenire il cancro visto che il rischio di cancro è risultato ridotto mediamente del 16 percento.

I nostri dati indicano che il warfarin fornisce una possibile protezione contro il cancro, una scoperta che potrebbe avere importanti implicazioni nella scelta dei farmaci per i pazienti che necessitano di anticoagulazione“.

I limiti dello studio

Detto questo, il team sottolinea che il loro studio è stato osservativo, quindi non  in grado di dimostrare causa ed effetto.

Ci sono anche una serie di limiti di studio da considerare. Ad esempio, i ricercatori non hanno raccolto dati sull’uso di altri farmaci da parte dei partecipanti, né hanno tenuto conto di altri fattori che potrebbero influenzare il rischio di sviluppo del cancro, come la dieta, il peso e lo stato di fumo.

Nel futuro

Il team conclude che sono necessari ulteriori studi per determinare i meccanismi sottostanti per cui il warfarin possa proteggere contro lo sviluppo del cancro.

Fonte:

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26206560

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