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Tumore ovarico: il killer silenzioso

Tumore ovarico: il killer silenzioso

Il tumore alle ovaie è spesso difficile da diagnosticare. Vediamo però quali sono i sintomi più caratteristici e i maggiori fattori di rischio.

Il tumore alle ovaie

Si tratta di una patologia non particolarmente comune, ma molto aggressiva: a cinque anni dalla diagnosi il tasso di sopravvivenza delle donne che ne sono colpite è solamente del 40%.

Questo perché nella maggior parte dei casi il tumore viene diagnosticato quando ormai è in uno stadio avanzato.

Esso infatti, soprattutto nella prima fase, può diffondersi senza alcun sintomo, o con sintomi talmente lievi da passare inosservati. Per questo motivo è stato soprannominato “the silent killer”.

Le donne dunque devono prestare molta attenzione, e alla prima, benché minima, manifestazione di un sintomo che può essere correlato al carcinoma ovarico, recarsi dal ginecologo per una visita di controllo.

I sintomi

Vediamo dunque quali sono i sintomi più caratteristici di questo tumore.

  • Gonfiore addominale persistente
  • Dolore pelvico
  • Perdite di sangue vaginali
  • Necessità di urinare più spesso
  • Stitichezza
  • Aerofagia.

Non bisogna comunque allarmarsi, perché si tratta di sintomi che spesso non sono dovuti ad un cancro. Una visita dal proprio medico può comunque sollevarci da ogni dubbio.

Fattori di rischio

I medici non sono sempre in grado di spiegare per quale motivo il cancro ovarico colpisca una donna piuttosto che un’altra, tuttavia ci sono degli studi hanno individuato alcuni fattori di rischio.

Tra i principali fattori di rischio troviamo l’età: la maggior parte delle donne a cui viene diagnosticato un cancro alle ovaie hanno un’età compresa fra i 50 e i 69 anni e sono già entrate in menopausa.

La familiarità è molto importante in questo tipo di cancro: le donne con una storia familiare di tumore alle ovaie hanno un maggior rischio di sviluppare questa patologia.

Anche le donne che non hanno mai avuto una gravidanza sono più a rischio di sviluppare il cancro ovarico. L’aver avuto più figli e l’allattamento al seno costituiscono dei fattori di protezione.

Potrebbero essere a rischio anche le donne in cui il menarca (primo flusso mestruale) si è manifestato in modo precoce, e quelle che invece hanno avuto una menopausa tardiva.

Fonti:

ACTO – Alleanza contro il tumore ovarico 

 

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