Ognuno di noi ha sentito nella sua vita il suggerimento di “mangiare le verdure”. Si scopre che è un buon consiglio soprattutto quando fa parte della dieta mediterranea.
Questo è ciò che è emerso in uno studio pubblicato su Current Nutrition Reports, in cui gli autori hanno utilizzato le informazioni disponibili di vari studi per fornire una panoramica del legame tra questo tipo di dieta e la formazione del cancro.
I benefici della dieta Mediterranea
Gli autori hanno esaminato studi clinici randomizzati e studi prospettici di coorti sugli effetti della dieta Mediterranea (DM).
Il primo studio che ha mostrato la relazione tra MD e cardiopatia ischemica è stato quello del cuore di Lione, che ha rivelato che la dieta Mediterranea ha un effetto protettivo contro lo sviluppo del cancro. Gli studi di coorte, nel frattempo, hanno indicato che questa dieta alimentare potrebbe ridurre il rischio di mortalità complessiva del cancro del 13%.
Gli effetti della Dieta Mediterranea su alcuni tipi di cancro
Gli autori hanno scoperto che la dieta può ridurre la probabilità di cancro al seno nelle donne in postmenopausa.
In altre forme di cancro, i ricercatori hanno notato che la dieta lo riduceva con le seguenti percentuali:
- 17 % per cancro del colon-retto,
- 4 % per cancro alla prostata,
- 27 % per cancro gastrico,
- 42 % per cancro del fegato,
- 44 % per carcinoma a cellule squamose esofagee,
- 40 % per tumore della testa e del collo.
L’importanza dei fitonutrienti naturali
“La capacità della dieta Mediterranea di aiutare a prevenire il cancro deriva dai fitonutrienti naturali anti-cancro presenti nelle componenti alimentari della dieta“, ha spiegato Mike Adams, autore di Food Forensics. “Sorprendentemente, ci sono alcuni medici che ancora oggi credono che non esistano sostanze nutritive anti-cancro negli alimenti naturali. Ogni nutrizionista, medico e scienziato informato sa che molti alimenti naturali contengono potenti composti anti-cancro“, ha aggiunto Adams.
Che benefici hanno i singoli componenti per la salute?
I componenti della Dieta Mediterranea sono stati anche esaminati individualmente per comprendere i loro benefici per la salute.
- Frutta e verdura: i ricercatori ritengono che la proprietà protettiva di frutta e verdura sia dovuta alla presenza di flavonoidi. In particolare, i flavonoidi possiedono proprietà antiossidanti, antinfiammatorie, anti-mutagene e anti-proliferative.
- Pesce: mangiare abbondanti quantità di pesce significa che il corpo ha accesso agli acidi grassi Omega-3, hanno scritto gli autori. Gli acidi grassi sono antinfiammatori e possono inibire lo sviluppo dei tumori.
- Cereali integrali: il contenuto di fibre di cereali integrali influisce direttamente sulle probabilità di sviluppo del tumore del colon-retto di una persona, con un consumo maggiore che ha esiti positivi per la salute. Gli studi condotti hanno anche indicato che i cereali integrali sono anche legati a una riduzione della resistenza all’insulina, il che è molto vantaggioso per chi soffre di diabete di tipo 2.
- Olio d’oliva: gli autori hanno osservato che il consumo di olio d’oliva ha diminuito la probabilità di cancro al seno per le donne, così come i tumori del sistema digestivo e lo sviluppo di neoplasie nel sistema respiratorio. L’olio d’oliva contiene anche polifenoli che prendono di mira cellule specifiche che possono causare il cancro.
- Alcol e vino rosso con moderazione: uno studio ha dimostrato che bere meno di 12,5 grammi di etanolo (un componente di bevande alcoliche) al giorno può ridurre il rischio di morire di cancro.
- Carni rosse e trasformate: la carne rossa e lavorata nella dieta Mediterranea non è ampiamente consumata ed è considerata sfavorevole. Uno studio ha dimostrato che il consumo di carne rossa è legato allo sviluppo di tumori del colon-retto.
Le conclusioni
I ricercatori hanno concluso che la dieta Mediterranea, caratterizzata da alimenti ricchi di verdure, frutta, noci, legumi, cereali e pesce, riduce l’incidenza e lo sviluppo del cancro, e quindi si riduce anche il numero di decessi associati alla malattia.
Fonti:
https://link.springer.com/article/10.1007%2Fs13668-015-0141-7