Ad oggi il test ha identificato la malattia nel 96% dei casi. Diagnosticare un tumore da una sola goccia di sangue potrebbe diventare realtà entro il 2020.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’Università Vrije di Amsterdam ed è stata pubblicata di recente sulla rivista Cancer Cell: da una goccia di sangue potrebbe essere possibile individuare un tumore.
La tecnica individuata dagli scienziati, potrebbe sostituire quelle più utilizzate oggi per diagnosticare i principali tipi di cancro. Attualmente, infatti, si utilizzano scansioni con immagini ad alta definizione e biopsie per i tessuti, al contrario di questa nuova tecnica che richiede il semplice prelievo del sangue, risultando molto meno invasiva.
Lo studio
Il team, guidato dall’autore della ricerca Tom Wurdinger, ha individuato modelli unici di RNA (acido ribonucleico) distinguibili e presenti nelle piastrine, analizzando i campioni di sangue di oltre duecento pazienti malati di cancro. Questo modello di analisi, oltre a determinare la presenza di cellule cancerose, riesce ad identificare il tipo di neoplasia e le possibili metastasi. I ricercatori hanno sperimentato questa tecnica su sei tipologie di cancro diverso (pancreas, colon-retto, sistema nervoso centrale, seno, fegato e polmone) e i risultati sono stati decisamente incoraggianti.
«Fino ad ora il test è riuscito a identificare la malattia nel 96% dei casi», spiega Wurdinger, «in questo modo possiamo diagnosticare la patologia precocemente, in modo da fornire ai malati una prognosi migliore; siamo ancora in una fase sperimentale, ma riuscire a intervenire con maggior efficacia potrebbe salvare molte vite».
Il team di ricercatori sta lavorando per rendere disponibile entro il 2020 questo nuovo sistema di diagnosi, che permetterebbe di ridurre la mortalità grazie a strategie di prevenzione mirate per ogni singolo individuo e di creare terapie ad hoc.