Novità dalla ricerca

Scoperto un tallone d’Achille nei i tumori neurologici

Scoperto un tallone d’Achille nei i tumori neurologici

Colpire le cellule tumorali risparmiando quelle sane. E’ l’obiettivo principale di ogni ricercatore in campo oncologico; oggi infatti praticamente tutti i trattamenti contro il cancro danneggiano sia le cellule tumorali che quelle sane dando così origine ai noti effetti collaterali.

Recentemente un team di ricercatori del Norris Cotton Cancer Center di Dartmouth ha ideato una nuova strategia proprio per colpire le cellule tumorali lasciando illese le cellule normali.

E’ stato infatti identificato una sorta di “tendine d’Achille” che caratterizza alcune cellule tumorali e che non è presente in quelle sane. Si tratta di una vulnerabilità presente nelle cellule con mutazione della proteina NF1, chiamata anche soppressore del tumore.

E’ una mutazione caratteristica di molti tumori neurologici come il glioblastoma anche se è stata riscontrata anche nell’adenocarcinoma polmonare e nel carcinoma ovarico.

Alla ricerca della molecola più efficace

Coordinati da Yolanda Sanchez, i ricercatori hanno realizzato uno screening alla ricerca di molecole in grado di bersagliare le cellule con mutazione per NF1. Sono stati analizzati migliaia di composti fino all’identificazione di Y100. Il trattamento con Y100 ha infatti interrotto la crescita delle cellule tumorali e indotto la formazione di superossidi, sostanze che hanno causato la morte delle cellule tumorali carenti di NF1.

“Con le nostre ricerche siamo riusciti a descrivere i meccanismi con cui Y100 agisce sulle cellule con deficienza di NF1 – spiega Sanchez – le mutazioni che spingono le cellule a diventare maligne, compresa la perdita del soppressore del tumore NF1, ricombinano il metabolismo delle cellule, rendendole straordinariamente sensibili a un processo chiamato stress ossidativo. I nostri dati finora suggeriscono che Y100 possa sfruttare questa vulnerabilità in cellule a cui manca il Soppressore del tumore NF1.”

Quali benefici ci possiamo aspettare da questa ricerca?

Ora, identificata la molecola più efficace, i ricercatori dovranno cominciare i test di tossicità e quindi avviarsi lungo il percorso che li porterà, tra diversi anni, ai test clinici.

Sebbene il lavoro qui pubblicato sia all’inizio del processo di scoperta dei farmaci, il team multidisciplinare si aspetta che approfondendo le loro scoperte potranno contribuire a spiegare meglio i meccanismi dietro a questi “talloni d’Achille” dei tumori ed ispirare altri gruppi di ricerca nell’applicare la stessa strategia di indagine per la lotta ai tumori

Fonte:

http://www.impactjournals.com/oncotarget/index.php?journal=oncotarget&page=article&op=view&path[]=19335&path[]=61858

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