Un nuovo strumento di imaging riconosce i polipi precancerosi profondamente radicati e i tumori del colon in stadio iniziale con una precisione del 100%.
Il carcinoma del colon-retto è il secondo tumore più diffuso al mondo, con circa il 90% dei casi che si verificano in persone di età pari o superiore a 50 anni. Sorgendo nella superficie interna, le cellule cancerose possono penetrare attraverso gli strati più profondi del colon e diffondersi ad altri organi. Se non trattata, la malattia è fatale.
Attualmente i medici usano la colonscopia per eseguire lo screening del cancro del colon. La procedura prevede l’ispezione visiva del rivestimento mucoso del colon e del retto con una telecamera montata su un endoscopio.
Il limite di questa tecnica è che si basa sul rilevamento visivo, ma le piccole lesioni, talvolta, sono difficili da vedere ad occhio nudo. In secondo luogo, la colonscopia può rilevare solo i cambiamenti nella superficie della parete intestinale, non nei suoi strati più profondi.
Nuovo strumento diagnostico
I ricercatori hanno basato la tecnica sperimentale sulla tomografia a coerenza ottica (OCT), una tecnologia di imaging ottico utilizzata per due decenni nell’oftalmologia per acquisire immagini della retina.
L’OCT rileva le differenze nel modo in cui i tessuti, sani e malati, rifrangono la luce ed è altamente sensibile ai cambiamenti morfologici precancerosi e precoci del cancro.
“Pensiamo che questa tecnologia, combinata con l’endoscopio per colonscopia, sarà molto utile per i chirurghi nella diagnosi del cancro del colon-retto, per aiutare a fare una diagnosi più accurata dei polipi precancerosi più profondi e dei tumori in stadio precoce rispetto al tessuto normale“, afferma l’autore senior Quing Zhu, professore di ingegneria biomedica presso la McKelvey School of Engineering e professore di radiologia presso il Mallinckrodt Institute of Radiology alla Washington University di St. Louis.
Per verificare l’attendibilità dei risultati sono state analizzate circa 26.000 immagini OCT acquisite da 20 aree tumorali, 16 aree benigne e altre sei aree anomale nei campioni di tessuto del paziente. Il team ha riscontrato una sensibilità del 100% e una specificità del 99,7%.
“La parte unica del nostro sistema è che siamo in grado di rilevare un modello strutturale all’interno dell’immagine“, afferma Zeng, autore principale dello studio.
Il team sta ora sviluppando un catetere che potrebbe essere utilizzato contemporaneamente all’endoscopio per colonscopia per analizzare la superficie del tessuto del colon e per fornire un punteggio di probabilità di sviluppare il cancro.
“In questo momento, possiamo ottenere il feedback in 4 secondi“, afferma Zeng. “Con l’ulteriore sviluppo della velocità di calcolo e del catetere, siamo in grado di fornire feedback ai chirurghi in tempo reale“, afferma Zeng.