Un estratto naturale sembra essere una potenziale arma contro il glioblastoma multiforme, una delle peggiori forme di cancro.
Ecco ciò che è emerso dalla ricerca condotta dal Laboratorio di Neuropatologia Molecolare dell’Unità di Neuropatologia dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli e pubblicata sulla rivista Environmental Toxicology.
Glioblastoma: cos’è e i numeri
Il glioblastoma è la forma più comune e aggressiva di tumore primario del cervello. Si calcola che negli Stati Uniti ogni anno siano circa 12.500 le persone con diagnosi di glioblastoma o di tumori che solitamente evolvono in glioblastoma multiforme (GBM).
La sopravvivenza è solitamente di 14-16 mesi.
Non solo, le cellule di questa forma di cancro presentano caratteristiche di alta invasività e potenti forme di resistenza, portando ad una alta probabilità di recidiva.
Le considerazioni sul glioblastoma
“Il glioblastoma è la più grave malignità primaria del sistema nervoso centrale per gli adulti“, ha detto il dottor Roger Stupp, professore di chirurgia neurologica a Northwestern, in un comunicato stampa. “L’ultima volta che si è trovato un trattamento dimostrato valido per migliorare la sopravvivenza dei pazienti con questa malattia è stato più di 10 anni fa“.
L’aloe per combattere il tumore cerebrale: studio e risultati
La nuova sperimentazione tutta italiana, dice la Dott.ssa Antonella Arcella, ha puntato su un estratto della pianta di aloe chiamata aloe-emodina.
Già ricerche precedenti hanno suggerito come l’aloe possa essere dotata di proprietà antineoplastiche. Ora è stata testata sulle cellule di glioblastoma.
Gli esperimenti, effettuati sia in vitro sia in vivo, hanno dimostrato come questa sostanza naturale sia stata capace di limitare lo sviluppo di questo tumore al cervello.
Nel futuro
Sono tuttavia necessari ulteriori studi prima di pensare di utilizzarlo nei pazienti.