Un elevato consumo quotidiano di fibre ed una dieta sana, prima della diagnosi di cancro ovarico, è associata ad una sopravvivenza maggiore.
Ecco ciò che è emerso da uno dei maggiori studi riguardo il tema di alimentazione e tumore alle ovaie effettuato dai ricercatori dell’Università del Queensland pubblicato sul British Journal of Cancer.
Il cancro alle ovaie ed i numeri
Secondo i dati riportati nel volume “I numeri del cancro in Italia“, redatto dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e dall’Associazione Italiana Registro Tumori (Airtum), il cancro ovarico rappresenta circa il 30% di tutti i tumori maligni dell’apparato genitale femminile e occupa il decimo posto tra tutti i tumori femminili (3%). Si stima che il rischio di sviluppare un tumore dell’ovaio nell’arco della vita di una donna sia di 1 su 74: il rischio è estremamente basso nelle donne giovani (1 caso su 503) ed è pari nelle due fasce di età successive (1 caso su 175 e 169 donne, rispettivamente). Il trend di incidenza appare in diminuzione, in maniera statisticamente significativa: -1,1% per anno.
Lo studio
Condotto dalla Dott.ssa Penelope M. Webb e dal suo team, lo studio ha utilizzato i dati di 811 donne tra i 18 ed i 79 anni che avevano preso parte all’Australian Ovarian Cancer Study.
Ognuna aveva una diagnosi di carcinoma ovarico. È stato compilato un questionario sull’alimentazione per valutare la loro dieta alimentare: il test ha permesso di verificare la frequenza di 135 alimenti. Le donne, in media, avevano completato il questionario 3,3 mesi dopo la diagnosi, e l’assunzione dietetica veniva valutata per l’anno prima della diagnosi.
Inoltre, come precisa la Webb, le donne a campione sono state seguite per circa sei anni dopo la diagnosi.
I risultati
Dai questionari è emerso che chi consumava una quantità maggiore di fibre aveva migliorato la sopravvivenza di vita. Inoltre è stata identificata un’associazione tra un maggior consumo di frutta, verdure a foglia verde, pesce, elevato rapporto tra grassi polinsaturi e monoinsaturi e la diminuzione di mortalità.
Tra i risultati un altro dato importante: coloro che avevano una dieta con un indice glicemico più elevato avevano una sopravvivenza peggiore.
Le considerazioni
La Webb dichiara che tali risultati sollevano la possibilità che le scelte dietetiche possono migliorare la sopravvivenza.
Nel futuro
Sono necessarie ulteriori ricerche per confermare se la dieta possa avere impatto sull’esito di tale malattia.
Prevenire i tumori anche grazie all’alimentazione!
Da oltre 30 anni l’oncologia mondiale studia il rapporto tra il cibo ed il cancro e la maggior parte degli studi attribuisce ad una “buona alimentazione” la possibilità di evitare complessivamente il 30-40% di tutti i tumori.
È quindi fondamentale avere una dieta alimentare corretta, cercando di mantenere il proprio peso corporeo entro i limiti della norma ed eliminando tutti i fattori che possono aumentare il rischio di malattie non tumorali come quelle cardiovascolari e metaboliche.
Sono diversi i fattori che possono portare alla formazione di un tumore e sicuramente mangiare male non basta per ammalarsi, ma mangiare bene riduce il rischio.
Per approfondire leggi qui » Prevenire i tumori anche grazie all’alimentazione
Fonte:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28463959
http://www.registri-tumori.it/PDF/AIOM2017/2017_numeri_del_cancro.pdf